Oggi è uscito in libreria il secondo volume della collana a cui sto lavorando “Atlante della biodiversità – Ecosistemi da proteggere” edito da Sassi Junior.
Mentre il primo volume era dedicato a degli animali particolari e alla loro incredibile capacità di adattamento agli ambienti in cui vivono, in questo caso il protagonista è l’ambiente stesso.
La naturalista Emanuela Durand ha selezionato 13 ecosistemi, tutti con delle caratteristiche ed equilibri unici. Il viaggio inizia nelle isole Galapagos, tanto care a Darwin, per finire il viaggio tra i cinque continenti con un luogo in cui pochi esseri umani hanno messo piede: le valli secche di McMurdo in Antartide.
In questo viaggio io e Emanuela abbiamo scelto una guida speciale, un piccolo essere che con la sua resistenza a ogni condizione possibile, si trova bene in tutti gli ambienti: il piccolo e indistruttibile tardigrado!
A lui spetta il compito di parlare del fiume più lungo del mondo, di raccontare le curiosità del lago Bajkal e degli animali e delle piante della Mongolia senza tirarsi indietro nell’esplorare l’oscurità punteggiata di bagliori delle grotte di Waitomo.
Per ogni ecosistema sono partita con una ricerca di immagini che mi aiutasse a fissare l’idea dei colori e dell’atmosfera. Poi ho individuato la forma migliore che potesse raccontare il luogo, in modo che anche questo elemento facesse parte della sintesi necessaria a raccontare un intero ambiente e la sua ricchezza e a racchiuderlo tra le pagine di un libro.
Per esempio, il Rio delle Amazzoni fluisce nella parte inferiore delle pagine mentre il Borneo sborda dal libro in tutte le direzioni, rigoglioso e ribelle come la sua foresta.
Atlante della biodiversità, Ecosistemi da Proteggere – Sassi Junior 2021
Questo libro è stato impegnativo per la quantità di animali e dettagli da valutare e scegliere per rappresentare nel modo più completo e chiaro ogni ecosistema. Devo dire che ho dimenticato presto la fatica quando ho visto il risultato. Sono davvero fiera di questo volume!
Sono anche grata a questo progetto perché mi ha permesso di approfondire dei temi che credo siano davvero importanti e immergermi in questi paradisi naturali da scoprire, proteggere e da cui farsi incantare.